di Mario De Rosa

Come cantasse

tra le mura amiche

geloso di selvaggia

intimità,

urla d’inverno impetuoso,

il vento sul Pollino.

Creature come folletti

si muovono rapide e furtive,

dall’ululato atterrite

del predatore in caccia.

Ancora la morte

tingerà di vita

la neve bianca immacolata,

e i saggi e antichi

pini loricati,

il tutto osserveranno

con chioma, barba e baffi

congelati.

(da canti del Pollino)