Verso Pollinello

di Mario De Rosa

Inerpicarsi

sui sentieri del cuore,

a tratti accompagnati

dall’ombra dei faggi,

che al solo prezzo

d’un poco di sudore

ti fanno contemplare

balconi d’infinito.

Argentei pini di sale

con le armi hanno deposto

corazze di loriche.

Stanno, crocifissi in agonia

su golgota di bianche rocce,

e monti e piani

d’ultimi sguardi abbracciano.

Ad altri giganti,

armati tutto punto,

 il vento scuote

la cresta del cimiero,

giovani pini, principi possenti

di natura

selvaggia d’elementi

(da Canti del Pollino)